GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI

Archivio

  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Febbraio 2025
  • Gennaio 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Luglio 2022
  • Maggio 2022
  • Gennaio 2022
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2020
  • Novembre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Gennaio 2018
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Dicembre 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2014
  • Luglio 2014
  • Aprile 2014
  • Ottobre 2013
  • Gennaio 2013
  • Novembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Luglio 2011
  • Luglio 2009
  • Dicembre 2003

Categorie

  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
786 Likes
679 Followers
CONTATTI
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
  • Sinestesie

I sette decenni di Mario Pantaleone

  • Febbraio 17, 2017
  • Olga Chieffi
Total
0
Shares
0
0
0

Grande festa oggi nella storica pasticceria ove si vivrà un preludio dell’ormai prossimo centocinquantenario.

 

Si festeggia oggi nella storica pasticceria Pantaleone il patron Mario, che taglia il traguardo dei suoi primi settant’anni. Un preludio e solo un augurio per quello che avverrà il prossimo anno, il centocinquantenario di una famiglia, di un luogo di un’azienda, famosa in tutto il mondo. La pasticceria Pantaleone va ben oltre il suo nome, divenuto oramai internazionale, attraverso la scazzetta, la zuppetta, la cioccolateria, gli elisir e l’intera sua produzione che, pur preservando la propria centenaria tradizione, sa guardare al futuro, ponendo la propria esperienza al servizio di sempre nuove prelibatezze da proporre al proprio eterogeneo pubblico, che non uscirà mai deluso dalla sua porta. Spazio, luogo, anzi tòpos, poiché di generazione in generazione, i Pantaleone hanno trasformato la pasticceria, ospite di una chiesa sconsacrata, in un simbolo. E’ qui, che con Mario, si può discutere di teatro o della Salerno di un tempo, musica, un istante infinito, in quel luogo-non luogo che è il palcoscenico di un teatro, in cui tante volte si trasforma la pasticceria di Mario Pantaleone.

Mario ha vissuto e ha visto il meglio dello spettacolo del secolo scorso, tra Parigi, Roma, la sua carismatica Napoli, dalla cui tradizione pasticcera discende per intero, quella del suo magico “antro”, dove sono passati tutti gli artisti che recitavano al massimo cittadino, da Pupella Maggio, alla Compagnia dei Giovani, da Nino Taranto, ad una giovanissima Virna Lisi, ai fratelli Giuffrè. Estro e creatività dietro e fuori il bancone, trasmessa ai suoi giovani luogotenenti, Giulia, Francesco e i nipoti Lucio, che più ha preso da Mario il suo fascinoso savoir faire, nel dire, Alfonso. Esiste un legame stretto tra il pensiero filosofico dell’esistenza e della ragione umane e il sapere del progettare-costruire, entrambe hanno un comune, e fondamentale riferimento, lo spazio.

Noi uomini della fine ereditiamo il concetto di spazio come extensio, con esso Cartesio pensava lo spazio quale pienezza e continuità della materia e quindi quale medium del movimento, del tendere avanti a sé, quale sinonimo dell’amplificazione. Possiamo trovare Mario dinanzi alla porta della sua Pasticceria, ma possiamo immaginarlo in ogni luogo, sacerdote dinamico di un tòpos, il dove, che, localizzando, determina una cosa come cosa-per-l’uomo, che diventa condizione dell’esistenza, punto di riferimento dell’esperienza, che consente la progettualità e l’attuazione, l’esistenza razionale, aprendo al teatro, alla storia, all’ arte, al costume, al finissimo artigianato e, quindi assumendo la caratteristica comunicativa o sociale di “luogo familiare”, mentre la familiarità del luogo ha assunto il tratto di condizione necessaria di ogni progettualità, non solo civile.

Ecco che oggi, con Mario, “Pantaleone”, perché il salernitano indica così, la Pasticceria, potrà considerarsi così il segno, nel suo divenir parola, suono, che diventa di-segno, archè, principio in quanto da-dove della progettualità, essenziale punto di dipartimento di ogni pensiero che, per essere se stesso deve discernere, giudicare, orientarsi, criticare, continuando con Mario, a restituire qualcosa di una drammaturgia segreta, nella quale anno dopo anno, si annoderanno rapporti empatici, nascite, emozioni, che porteranno tutti a fare parte della scena della Antica Dolceria Salernitana

Total
0
Shares
Share 0
Tweet 0
Pin it 0
Olga Chieffi

Potrebbe interessarti anche
Leggi tutto
  • Sinestesie
  • Opera

Gilda Fiume: un soprano sopra le righe

  • Olga Chieffi
  • Maggio 12, 2025
Leggi tutto
  • Sinestesie

Francesco Aliberti: il carillon, il sogno, la Luce

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 19, 2025
Leggi tutto
  • Sinestesie

Antonio Marzullo: A vida è a arte do incontro

  • Olga Chieffi
  • Novembre 17, 2024
Leggi tutto
  • Sinestesie

Raffaele Alfano: esercizi “iniziatici” per tromba

  • Olga Chieffi
  • Novembre 12, 2024
Leggi tutto
  • Sinestesie

Cavalletti Caffe’ Talenti: uno staff in rosa

  • Giulia Iannone
  • Ottobre 24, 2024
Leggi tutto
  • Sinestesie

Gennaro Sangiuliano: Napoleone il piccolo

  • Olga Chieffi
  • Settembre 10, 2024
Leggi tutto
  • Sinestesie

Paolo Scibilia e Maurizio Pietrantonio: un’amicizia tra le note

  • Olga Chieffi
  • Settembre 6, 2024
Leggi tutto
  • Sinestesie

Salerno splendida provinciale del teatro

  • Gemma Criscuoli
  • Settembre 5, 2024

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Recenti
  • 1
    Amii Stewart e il violino contaminato di Alessandro Quarta
    • Giugno 14, 2025
  • 2
    Ermonela Jaho: The nearness of you
    • Giugno 12, 2025
  • 3
    The indispensable Ermonela Jaho
    • Giugno 8, 2025
  • 4
    Mahler e Brahms: paesaggi interiori
    • Giugno 3, 2025
  • 5
    Un Rigoletto tra Salò e Salon Kitty
    • Giugno 3, 2025
LEGGI ANCHE
  • Il sogno sulle punte di Don Quixote
    • Maggio 20, 2025
  • Un ponte di note tra Romanticismo e Verismo
    • Maggio 16, 2025
  • Grubert, Pagliani, Picone: Violin reflections
    • Maggio 16, 2025
CATEGORIE
  • Arte (47)
  • Concerti (232)
  • Opera (65)
  • Sinestesie (59)
  • Teatro (50)
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • T&C
  • Privacy Policy
Recensioni, musica, teatro, arte, danza, fotografia e spettacolo a cura di Olga Chieffi

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.