Vernissage il 10 marzo, alle ore 19, per la mostra “Viaggiatore d’altri mondi” allestita negli spazi della Galleria Camera Chiara nel centro storico di Salerno che darà il via anche al mini cartellone di eventi ideati da Armando Cerzosimo, per l’esposizione che sarà fruibile sino al 21 marzo
Constantino Luis Marino, rivelerà, attraverso una scelta di 14 immagini su oltre quattrocento scatti, visionati, provenienti da tutto il mondo, il suo segno fotografico e la sua identità, in una mostra curata da Armando Cerzosimo “Viaggiatore d’altri mondi”, che vanta il patrocinio morale del comune di Salerno e del C.N.A Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa e che avrà il suo taglio del nastro stasera alle ore 19 per concludersi martedì 21 marzo, ospite della Camera Chiara Galleria Sala Posa, sita in via G. da Procida, 9, nel centro storico di Salerno e che in questi undici giorni verrà animata da diversi eventi.
“L’evento è nato da un fortuito incontro tra due fotografi – ha affermato Costantino Luis Marino -, io giramondo e Armando Cerzosimo. La collaborazione ha permesso la creazione di una mostra dei miei viaggi, attraverso le culture di molti paesi. La scelta è caduta sulle fotografie analogiche, anche in tempi di scatti digitali, preferendo le immagini non nel classico bianco e nero, ma in un delicatissimo viraggio seppia, un raffinato blu di Prussia e di altre, con la famosa Kodachrome. Un passaggio di stampa dalla chimica antica in camera oscura alla chimica del futuro, che è la caratteristica del laboratorio Cerzosimo, diretto dal figlio Pietro, agli alogenuri d’argento su superficie deep matte effetto velvet con durst theta 76, con cui le fotografie, hanno potuto essere stampate in un formato 50×70 mantenendo ogni tono, ombra e dinamica di immagine realizzata oltre un decennio fa. E’, questa una raccolta di immagini con paesaggi e personaggi, passando dalla Mauritania, ai paesi del Mediterraneo, il Maghreb, per fino a giungere in Egitto e Sudan e all’Oceano Indiano”. Marino ha lavorato quasi esclusivamente con la Kodachrome, per le incredibili nuance in grado di offrire. Vista in un particolare modo, un’immagine Kodachrome ben scattata ha una sottile bellezza tutta sua, che è stata loro ridonata in questo formato, grazie alla scansione digitale e a quella stampa chimica futuribile, adottata dal Laboratorio Cerzosimo, permettendo di ottenere stampe ove vi è racchiuso il mondo che Marino ha visitato, che si esprime e spesso traduce, attraverso le scelte di luce, contrasto, colore, imprevisti cromatici dello stesso fotografo. Dai costumi, alle tende, dal ritratto del venditore di caffè, ovvero tutto quel che viene prodotto quale espressione dei valori della società che l’ha generato. Le fotografie hanno significato complicato: il grandissimo dettaglio, il mondo che va oltre l’intenzione e il modo in cui queste immagini agiscono sul nostro pensiero e inconscio, con il loro essere mosaico, col loro essere synthesis.
“Nel presentare la mostra di Constantino Luis Marino – rivela Armando Cerzosimo – mi sento di fare un tuffo nel passato. Salerno ha sempre avuto una ottima scuola di fotografia con vari esponenti nei vari settori che sono stati sempre delle eccellenze anche in campo nazionale. Quando ho aperto il mio studio in Via dei Mercanti , circa trenta anni fa, aleggiava nell’aria un nome che mi incuriosiva e mi intrigava per la sua bravura e la sua tecnica che trasparivano dalle sue fotografie. I suoi calendari per me erano un ponte tra quello che era stata una parte della mia vita e quello che mi apprestavo a vivere professionalmente. Il deserto, i paesaggi egiziani, le atmosfere mediorientali che pure io avevo vissuto erano per me una sorta di diario ma non scritto con le mie fotografie. Erano le fotografie di Constantino Luis Marino. Allora non fu possibile incontrarlo per una serie di coincidenze, poi come un vento leggero di Constantino si erano perse le tracce. Eppure restava una sua opera fotografica a pochi passi dalla mia Galleria , ed era sempre lì a ricordarmi di un fotografo che sembrava essere un “viaggiatore di altri mondi”. La fotografia esposta, ancora presente, era nello storico negozio Cirillo di via Giovanni da Procida. Uno splendido ritratto al viraggio blu stampato per uno degli iconici calendari da lui firmati. Incontrarlo a distanza di tanti anni, parlare di viaggi, di fotografia, di Leica, di Nikon, di atmosfere e poi convincerlo a donarci 14 visioni di altri mondi è la conseguenza di una ricerca continua di migliorarci ospitando nella nostra Galleria autori come Constantino Luis Marino”. “ E’ un diario di bordo questa esposizione –scrive il critico d’arte Cristina Tafuri. Per la sua professione Constantino Luis Marino ha viaggiato in tutto il mondo. Da questi viaggi egli ne ha tratto una specie di diario di bordo fotografando, dei paesi visitati, monumenti e persone come se li guardasse per la prima volta. Fa parte del fotografo, infatti, vedere in modo più intenso di quanto non lo facciano le altre persone. In alcune delle foto scattate i monumenti si evidenziano per la loro immanenza, bloccati, solitari, avulsi da tutto, mentre gli uomini si offrono allo sguardo stemperati in una visione che rimanda a tempi lontani. Le sue fotografie hanno già abbandonato da tempo l’ intento documentario per spingersi nel territorio del vissuto interiore fissato , prima che sulla carta, nella memoria di un tempo immobile e silenzioso”. Non mancherà il momento conviviale. Il tema del viaggio sarà anche sviluppato dal lato sinestetico, da parte di Raimondo Piombino e Giovanna Salvino, attraverso le nobili tradizioni della nostra cucina, che si legherà al Nord-Est d’Italia nei calici.
Cinque gli eventi che impreziosiranno il tempo della mostra, dopo il suo vernissage, in cui interverranno l’artista e Cristina Tafuri. Lunedì 13 marzo alle ore 10, si svolgerà in galleria un incontro con gli allievi dell’indirizzo Servizi culturali e dello Spettacolo del Convitto Nazionale “T.Tasso” di Salerno con il docente Felice Soriente, mentre la sera, alle 19, la giornalista Erminia Pellecchia e Constantino Luis Marino, discuteranno sul “Quaderno di Viaggio”.