GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI

Archivio

  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Febbraio 2025
  • Gennaio 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Luglio 2022
  • Maggio 2022
  • Gennaio 2022
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2020
  • Novembre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Gennaio 2018
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Dicembre 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2014
  • Luglio 2014
  • Aprile 2014
  • Ottobre 2013
  • Gennaio 2013
  • Novembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Luglio 2011
  • Luglio 2009
  • Dicembre 2003

Categorie

  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
786 Likes
679 Followers
CONTATTI
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
  • Teatro

Pensieri marittimi sul fil d’un soffio etesio

  • Aprile 19, 2023
  • Olga Chieffi
Total
0
Shares
0
0
0

Trionfa il “Transpose” de’ “La leggenda del pianista sull’oceano” firmata da Antonello Ronga, una performance “corale” della Compagnia dell’ Arte, con il ritorno sul suo palcoscenico di Pina Testa

di OLGA CHIEFFI

E’ stato un disegnare una cartografia che sovverte le certezze, invece di fissare coordinate precise, quelle di Baricco-Tornatore-Ronga. Così, niente è più fluido ed evocativo di un paesaggio composto da musica, tradizioni, lingue mescolate, perché dai sensi trapelano storie, con la loro densità affettiva e la loro costitutiva eccedenza rispetto al tempo e ai luoghi. E niente di più vibrante di un corpo d’acqua sulle cui rotte avviene la diaspora di ritmi, melodie, vocalizzi, tonalità: l’oceano. “Un’infinità di tracce accolte senza beneficio di inventario”, direbbe Gramsci, lain Chambers, invece sa quanto sia destabilizzante inseguire le scie sonore di un archivio liquido e meticcio e quanto il pensiero di terraferma abbia da guadagnare da un simile spaesamento.

E’ giusto questa La leggenda del pianista sull’Oceano, è il nostro Novecento, è il secolo breve che salta in aria con quel piroscafo il Virginian. Al centro della storia un pianoforte, una tromba, e quella musica, il jazz, fatta da bianchi, neri, ebrei, creoli, italiani, sud-americani, musica che come i suoi esecutori, non era stata accettata nella sua terra natale, bandita e disprezzata in mille modi, che ha dovuto, per buona parte della sua storia, cercare di sopravvivere, spiegare e difendere la propria esistenza, per lanciare il suo Urklang di libertà. Il mito è quello del viaggio, si va alla ricerca di un altro mondo, forse impossibile e proprio per questo nuovamente percorribile, in fuga dall’intricata rete delle miserie quotidiane, comunque alle prese con il nostro passato e le presenze multiformi delle nostre paure e dei nostri desideri, poiché l’arte è l’ultima illusione. Antonello Ronga ha affidato il ruolo della musa di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, al sentire danzante di Pina Testa, un ritorno in scena da par suo, la quale ha interpretato la musica attraverso una grammatica affettiva che l’ha resa salvifica, consolatoria, amorosa, perturbante latrice di una risposta, di una promessa e di una responsabilità per il domani.

Con lei Francesca Canale, Gabriele Casale, Gianni D’Amato, Teresa Di Florio, Andrea Mauro, Antonello Ronga, Emanuela Emma Tondini, Valentina Tortora e il piccolo Gianmarco Vitale, un felicissimo debutto il suo, unitamente alla prima in palcoscenico di Regina Minopoli, tra le braccia della madre Fortuna Capasso, che ha firmato le coreografie del corpo di ballo composto da Giada D’Ambro, Alessandra Faiella, Davide Guzzo, Annamaria Natella, la scenografia affidata alle Classi V e III E  del Liceo Artistico “Sabatini-Menna” a cura dei docenti Elefante, Manenti, Graniti con la direzione di Renata Florimonte. Gli attori, le storie sonore, intrecciate con la musica, hanno offerto quel persistente “rumore” di fondo senza conforto e certezza, destinate a scardinare le configurazioni fisse di tempo , spazio e appartenenza, come il pianoforte danzante sulla tempesta. Il monologo che chiude il libro di Baricco e il film, ha visto il confronto tra il Boodman bambino e l’adulto, interpretato da Antonello Ronga, che non ha inteso metter mai piede a terra.

L’artista ha da rimanere bambino per riaccendere la meraviglia, per poi scoprire che l’indicibile, cui l’uomo sempre aspira, non si lascia dire nel dire umano, ma in esso si mostra, di un mostrarsi che spegne la voce e lascia un’ombra (una mancanza, un rado) ombra che abbaglia chi si muove e intensamente cerca, giungendo alla musica, che nasce e finisce nel silenzio. Danza Pina Testa sul solo di flicorno del tema d’amore di Ennio Morricone, il Virginian salta e con esso quel modo di suonare, il ragtime, le grandi big band, in mezzo c’è stata una guerra mondiale, il fungo atomico. Il tempo di quel piroscafo e dello stile di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, era finito nel momento in cui era retrocesso sulla scaletta di sbarco. Chiudiamo con il conforto della parola di un caposcuola. Quando la musica di Count Basie raggiunse l’apice del successo, dopo il 1950, Lester Young – il sax tenore, il solista più importante della vecchia orchestra di Basie, colui che poniamo all’inizio del jazz contemporaneo – fu invitato a suonare con un gruppo di musicisti che un tempo avevano fatto parte di quell’ orchestra, per far rivivere in un album lo stile del decennio 1930-1940 declinò l’invito. “…Non posso farlo – disse Lester – non suono più così. Suono in un altro modo, vivo in un altro modo. Ora è più tardi. Questo avveniva allora. Noi ci modifichiamo, ci muoviamo, guardiamo Oltre…”.

Total
0
Shares
Share 0
Tweet 0
Pin it 0
Olga Chieffi

Potrebbe interessarti anche
Leggi tutto
  • Teatro

Il sogno sulle punte di Don Quixote

  • Olga Chieffi
  • Maggio 20, 2025
Leggi tutto
  • Teatro

L’Orchestra San Carlo: linee guida per la nomina del nuovo Sovrintendente

  • Olga Chieffi
  • Gennaio 27, 2025
Leggi tutto
  • Teatro

Titizè, la festa dei sensi

  • Gemma Criscuoli
  • Dicembre 1, 2024
Leggi tutto
  • Opera
  • Concerti
  • Teatro

Il ritorno del critico musicale “ben temperato”

  • Olga Chieffi
  • Ottobre 24, 2024
Leggi tutto
  • Sinestesie
  • Concerti
  • Teatro

Oltre il binario: Un petit train de plaisir

  • Olga Chieffi
  • Luglio 19, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Roberto Bolle: ritorno al Ravello festival

  • Olga Chieffi
  • Luglio 1, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Arturo Cirillo: e col mio naso io tocco

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 15, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Muhammad Alì e San Bernardino da Siena

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 7, 2024
Articoli Recenti
  • 1
    Vincenzo Costanzo è Maurizio di Sassonia a Tolosa
    • Giugno 20, 2025
  • 2
    Amii Stewart e il violino contaminato di Alessandro Quarta
    • Giugno 14, 2025
  • 3
    Ermonela Jaho: The nearness of you
    • Giugno 12, 2025
  • 4
    The indispensable Ermonela Jaho
    • Giugno 8, 2025
  • 5
    Mahler e Brahms: paesaggi interiori
    • Giugno 3, 2025
LEGGI ANCHE
  • Un Rigoletto tra Salò e Salon Kitty
    • Giugno 3, 2025
  • Il sogno sulle punte di Don Quixote
    • Maggio 20, 2025
  • Un ponte di note tra Romanticismo e Verismo
    • Maggio 16, 2025
CATEGORIE
  • Arte (47)
  • Concerti (232)
  • Opera (66)
  • Sinestesie (59)
  • Teatro (50)
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • T&C
  • Privacy Policy
Recensioni, musica, teatro, arte, danza, fotografia e spettacolo a cura di Olga Chieffi

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok