GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI

Archivio

  • Luglio 2025
  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Febbraio 2025
  • Gennaio 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Luglio 2022
  • Maggio 2022
  • Gennaio 2022
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2020
  • Novembre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Gennaio 2018
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Dicembre 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2014
  • Luglio 2014
  • Aprile 2014
  • Ottobre 2013
  • Gennaio 2013
  • Novembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Luglio 2011
  • Luglio 2009
  • Dicembre 2003

Categorie

  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
786 Likes
679 Followers
CONTATTI
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
  • Concerti

Note d’Inverno per Antonio Senatore

  • Gennaio 23, 2024
  • Olga Chieffi
Total
0
Shares
0
0
0

Debutto per l’Ensemble Salernitano di archi e fiati diretto da Nicola Santulli, con la partecipazione del soprano Carmela Torre, mercoledì 24 gennaio, alle ore 19,30, nella chiesa di San Paolo Apostolo. 

di OLGA CHIEFFI

A quattro mesi dalla scomparsa del giovane percussionista Antonio Senatore, che ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore di quanti lo abbiano sempre amato, i suoi musicisti, riuniti in un ensemble si ritroveranno mercoledì 24 gennaio nella Parrocchia di San Paolo Apostolo. I momenti musicali saranno due; alle 18.30 verrà celebrata la Messa in suo suffragio dal parroco Don Carmine De Angelis, il quale ha ormai instaurato un rapporto stabile con questa formazione cameristica, che vedrà musica sacra eseguita dalle prime parti dell’Ensemble Salernitano a sostegno del coro parrocchiale. L’Ensemble si ricomporrà poi subito dopo nella formazione completa, di circa 25 elementi tra archi, fiati e percussioni, alle ore 19.30, per un concerto dall’eterogeneo programma, diretto da Nicola Santulli, con la partecipazione del soprano Carmela Torre. Il concerto principierà con l’Andante festivo, per orchestra d’archi e timpani. Il brano nasce dalla richiesta fatta da Walter Parviainen di comporre, prima del Natale del 1922, una cantata per celebrare il XXV anniversario delle Segherie Säynätsalo; Sibelius, invece, scrive un unico movimento per quartetto d’archi che presto inizia a circolare negli ambienti musicali finlandesi.

Nel 1929 viene eseguito in un adattamento per due quartetti d’archi, predisposto da Sibelius per la cerimonia nuziale di sua nipote Riitta e, intanto, pensa anche ad una rielaborazione per orchestra d’archi e timpani. Andante festivo è una breve, affascinante composizione, un susseguirsi continuo e regolare di frasi melodiche che fanno risaltare l’intensità espressiva dell’orchestra d’archi, mentre i  timpani ne sottolinea la conclusione eroica. Entrerà, quindi, in scena il soprano Carmela Torre, per dedicare al pubblico l’Ave Maria di Giulio Caccini, uno dei più grandi falsi della musica poiché scritta da da un russo vissuto negli anni Settanta del secolo scorso, Vladimir Fedorovic Vavilov, si passerà quindi, ad una delle melodie più amate dell’album Odissea Veneziana di Gian Piero Reverberi, composta per l’ensemble del Rondò Veneziano che vede protagonista il suono evocativo dell’oboe. Si continuerà, indi, con l’ “Ave verum corpus” il motteto in Re Maggiore K618, di Wolfgang Amadeus Mozart, scritto nell’anno della sua morte, opera che è considerata uno dei momenti più alti del compositore austriaco, con la sua struggente e intima semplicità, prima di intonare il brano più celebre della colonna sonora del film “Fratello sole e sorella luna” di Franco Zeffirelli del 1972, opera di Riz Ortolani. In realtà, occorre precisare che il pezzo musicale in questione non è opera autentica del maestro Ortolani, perché si tratta di un brano tratto praticamente di santa pianta dal Laudario di Cortona (1300), più precisamente si tratta della lauda n. 37 dal titolo Sia laudato santo Francesco, che si trova ai fogli 93-96; circostanza che nulla toglie alla bellezza del brano.

Immancabile il celebre solo d’oboe da Mission, firmato da Ennio Morricone, Gabriel’s Oboe, una melodia che è nel sentire di tutti noi, e a cui si lega a filo doppio nell’immaginario comune con lo strumento protagonista con cui il solista potrà esprimere la resurrezione di speranza e gioia e l’inversione del tempo che è alla base di questa pagina. Un brano che ha la capacità di entrare, e soprattutto rimanere, nel cuore di chi ascolta. E questo “rimanere” è sempre la spia di un compositore che scava nel profondo, e deposita nei nostri ricordi note, accordi ed effetti che resistono al tempo, con l’ampiezza della sua linea melodica, il colore delle armonie e uno sviluppo che può richiamare alla memoria certa produzione romantica del secondo Ottocento. Ed ecco Gabriel Faurè, il poeta dal tono sommesso, con la sua Pavane in Fa diesis minore op.50, una pagina minore composta nel 1877, nel periodo di composizione del Requiem, dalla suasiva cantabilità, la castigatezza e la purezza dei mezzi espressivi, caratteristiche di un linguaggio che guardava già ad un’armonia modale. Avanzerà, quindi, Carmen, col suo tema obliquo, della celebrata Habanera, “L’amour est un oiseau rebelle”, individuato dal suo personale intervallo e con il tono scuro della tessitura vocale, è la zingara randagia, è l’eros inconfessabile delle taverne, l’eros che si esprime per vincere ogni degradazione, che è l’ultimo rifugio degli istinti, l’indizio d’una libertà illimitata, difesa fino alla morte, la libertà del corpo, dei sensi. Finale con “Bésame Mucho”, della messicana Consuelo Velàzquez una canzone che negli anni Cinquanta il direttore d’orchestra Xavier Cugat divenne celebre soprattutto in versione Rumba, o come volete, che racconta della vita che celebra il ritmo del corpo, una tradizione strutturata per raccogliere energia, per comunicarla, “dividerla” e restituirla collettiva attraverso la danza, proprio perché all’interno delle sue contraddizioni, delle sue passioni, dei suoi sogni, si sono incontrati e scontrati tutti i problemi, le ansie e i desideri dell’alma latina.

Total
0
Shares
Share 0
Tweet 0
Pin it 0
Olga Chieffi

Potrebbe interessarti anche
Leggi tutto
  • Concerti

Nel segno del flauto con Arimany e Sanchez

  • Olga Chieffi
  • Luglio 17, 2025
Leggi tutto
  • Concerti

Anna Pirozzi e Vincenzo Costanzo voci d’oro a Varna

  • Olga Chieffi
  • Luglio 14, 2025
Leggi tutto
  • Concerti

E’ il momento del Festival Internazionale di Mezza Estate

  • Olga Chieffi
  • Giugno 29, 2025
Leggi tutto
  • Concerti

Amii Stewart e il violino contaminato di Alessandro Quarta

  • Olga Chieffi
  • Giugno 14, 2025
Leggi tutto
  • Concerti

Ermonela Jaho: The nearness of you

  • Olga Chieffi
  • Giugno 12, 2025
Leggi tutto
  • Concerti

The indispensable Ermonela Jaho

  • Olga Chieffi
  • Giugno 8, 2025
Leggi tutto
  • Concerti

Mahler e Brahms: paesaggi interiori

  • Olga Chieffi
  • Giugno 3, 2025
Leggi tutto
  • Concerti

Un ponte di note tra Romanticismo e Verismo

  • Olga Chieffi
  • Maggio 16, 2025
Articoli Recenti
  • 1
    Nel segno del flauto con Arimany e Sanchez
    • Luglio 17, 2025
  • 2
    Anna Pirozzi e Vincenzo Costanzo voci d’oro a Varna
    • Luglio 14, 2025
  • 3
    E’ il momento del Festival Internazionale di Mezza Estate
    • Giugno 29, 2025
  • 4
    Vincenzo Costanzo è Maurizio di Sassonia a Tolosa
    • Giugno 20, 2025
  • 5
    Amii Stewart e il violino contaminato di Alessandro Quarta
    • Giugno 14, 2025
LEGGI ANCHE
  • Ermonela Jaho: The nearness of you
    • Giugno 12, 2025
  • The indispensable Ermonela Jaho
    • Giugno 8, 2025
  • Mahler e Brahms: paesaggi interiori
    • Giugno 3, 2025
CATEGORIE
  • Arte (47)
  • Concerti (235)
  • Opera (66)
  • Sinestesie (59)
  • Teatro (50)
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • T&C
  • Privacy Policy
Recensioni, musica, teatro, arte, danza, fotografia e spettacolo a cura di Olga Chieffi

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok