Presentate ieri mattina nel Salone del Gonfalone di Palazzo di Città la due giorni di celebrazioni per il centenario dell’Aeronautica Militare che si terranno il prossimo week-end, il 28 e il 29 ottobre. Battesimo dell’aria, paracadutisti e su tutti il concerto della banda musicale che debutta al Teatro Augusteo diretta da un maestro salernitano di nascita e formazione il Maggiore Leo Cammarano
di OLGA CHIEFFI
Dominare lo spazio soprastante era un sogno già vivo nell’antichità. Sogno che si tramuta presto in una sfida tra l’uomo e la natura, un duello costellato di molti eroi e innumerevoli vittime, una competizione protrattasi per diversi millenni prima di essere vinta. Il mito di Dedalo e di Icaro testimonia, nella sua ingenuità, quella costante ambizione e col tragico epilogo, la vanità dei tentativi di imitare gli uccelli. L’aviazione resta per tutti, una vera e propria estensione dell’immaginario. In cielo uomini coraggiosi sfidano il pericolo per recapitare la posta in sperduti avamposti della civiltà, attraverso quello stesso spazio azzurro i pionieri esplorano terre lontane, e dall’Africa alla Patagonia luoghi sconosciuti diventano riferimenti, compagni di viaggio per l’occhio esperto del pilota, non dimentichiamo anche la spedizione di Umberto Nobile, sull’Italia, l’epopea della Tenda rossa, tante volte a Salerno, in questa stanza da cui lo stiamo ricordando, per non parlare degli assi dell’aria, su tutti il nostro Francesco Baracca col suo cavallino rampante, lo stesso che sta sul cofano delle Ferrari, e che oggi giunge con faciltà sulla luna e pensa all’oltre. Ieri mattina, il Generale Isp. Capo Gennaro Cucciniello, fondatore dell’Associazione Arma Aeronautica Aviatori d’Italia di Salerno, che ha appena un anno e mezzo di vita, intitolata alla medaglia d’oro salernitana Annibale Sterzi, asso della seconda guerra mondiale, ospite dell’Assessore al Turismo Alessandro Ferrara, ha illustrato la due giorni che si svolgerà tra il Lungomare di Salerno, l’Arenile di Santa Teresa e Palazzo di Città, incluso il suo teatro, l’Augusteo, sul cui palcoscenico debutterà per la prima volta in assoluto la Banda musicale dell’Aeronautica Militare. Start sabato 28 con un convegno, che sarà inaugurato alle 10, nel Salone dei Marmi, e che ripercorrerà i cento anni di vita dell’Aeronautica, con prestigiosi relatori, che parleranno di storia, metereologia, per continuare con tre panel dedicati ai giovani, ove si parlerà di intelligenza artificiale, cyber security e tanto altro possa interessare e conquistare il mondo giovanile, il futuro, appunto della forza azzurra. Spostandosi sul Lungomare, sarà aperto il Villaggio Azzurro, con il battesimo del volo, in elicottero e il lancio dei paracadutisti, oltre che un simulatore di volo, un cockpit Velivolo e tanti Aeromodelli. Fiore all’occhiello delle celebrazioni, il concerto della Banda Musicale dell’Aeronautica militare, in programma a chiusura della prima giornataal teatro Augusteo di Salerno. A presentare il programma è stato il I Lgt Pierfrancesco Ambrogio che insieme al Maestro direttore e concertatore Maggiore Pantaleo Leonfranco Cammarano ha allestito una scaletta particolare che passerà dalla Tregenda de’ Le Villi di Giacomo Puccini, che farà da preludio alle celebrazioni del centenario della scomparsa del cigno di Torre del Lago, a L’amour est un oiseau rebelle affidata al mezzosoprano Salvina Maesano, che si cimenterà anche con ‘O sole mio, quindi la sinfonia da I vespri Siciliani di Giuseppe Verdi, dove nel cantabile, i sassofoni non faranno certo rimpiangere i violoncelli. Evocazione della banda da giro, sarà la danza di Gioachino Rossini affidata al flicorno tenore del Primo maresciallo Samuele Traficante, che schizzerà uno dei più famosi e infuocati moonlight in riva al mare, prima di passare al Michail Ivanovič Glinka dell’ ouverture di Ruslan e Ludmilla, ove gli accenti di danza, la vivacità dei temi impiegati, il colore strumentale, sembrano sgorgare senza difficoltà da un’orchestra accattivante in cui la particolare forza degli ottoni percuote lo spazio con gioia assordante. E’ Pietro Mascagni il Padrino della banda che tenne a battesimo, alla sua prima uscita. Il compositore livornese sarà omaggiato col Sogno dal Guglielmo Ratcliff, una sorta di punto di contatto tra il verismo e il romanticismo, ma in cui non è sbagliato nemmeno scorgere delle influenze verdiane.
E’ una banda che può permettersi di suonare tutto questa, e si procederà con la Bohemian Rhapsody dei Queen, affidato al I Lgt Matteo Guarino, il quale ci condurrà in una una sorta di percorso guidato, nella scrittura di questa formazione. Finale con un un omaggio al binomio Rota-Fellini, da Amarcord, alla Dolce Vita, al girotondo di Otto e mezzo, dove ritroveremo partiture fedeli al primato della melodia e basate su tonalità del tutto prive di complicazioni armoniche, su ritmi e forme simmetriche e immediatamente percepibili, che condurranno l’uditorio in un libero giuoco di associazioni. Domenica 29 la si trascorrerà ancora al villaggio azzurro guardando in cielo nella speranza che pare sia già divenuta una promessa di veder spuntare la pattuglia acrobatica nazionale delle frecce tricolori i funambolici 9 pony con solista, nella magia dei fumi tricolori.