GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI

Archivio

  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Febbraio 2025
  • Gennaio 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Luglio 2022
  • Maggio 2022
  • Gennaio 2022
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2020
  • Novembre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Gennaio 2018
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Dicembre 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2014
  • Luglio 2014
  • Aprile 2014
  • Ottobre 2013
  • Gennaio 2013
  • Novembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Luglio 2011
  • Luglio 2009
  • Dicembre 2003

Categorie

  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
786 Likes
679 Followers
CONTATTI
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
  • Teatro

L’ amarezza di “Non Ti Pago”

  • Dicembre 4, 2015
  • Olga Chieffi
Total
0
Shares
0
0
0

Ci attendevamo un teatro Verdi straripante in ogni ordine di palchi, mercoledì sera, per la prima serata “fuori abbonamento” di “Non ti pago”. La compagnia di Luca De Filippo è stata sempre accolta con grande affetto e partecipazione qui a Salerno, come lo fu il padre, e le sue performance al massimo cittadino, a cominciare dalla trilogia con la regia firmata da Francesco Rosi, Napoli Milionaria, Le Voci di dentro e Filumena Marturano, passando per Le bugie con le gambe lunghe, l’Arte della Commedia, La grande magia e lo scorso anno, al delle Arti, Sogno di una notte di mezza-sbornia, hanno sempre fatto registrare il tutto esaurito.

Due sere fa, al levarsi del sipario, schizzato da Gianmaurizio Fercioni per l’occasione, con stampe di biglietti d’epoca del Bancolotto e la famosa tombola napoletana recitata, per cornice, Gianfelice Imparato, Antonella Scioli, e l’intera compagnia Luca De Filippo, oltre a superare il dolore e la difficoltà di ritrovarsi su di un palcoscenico amico senza il capo-comico, a soli due giorni dall’estremo e inatteso saluto, hanno dovuto sopportare il gelo di un teatro semi-vuoto. Solo metà della platea e qualche palco, erano popolati, persone che non hanno inteso far mancare l’omaggio alla memoria di una delle massime famiglie del teatro italiano, nonché l’applauso agli eccellenti attori della compagnia, ospiti del loro teatro.

La notizia che numerosi avventori avessero chiesto il rimborso del biglietto all’annuncio della scomparsa di Luca De Filippo, ci ha lasciato ghiacci. Sapevamo che il pubblico di Salerno riesce ad essere freddo, disattento, attaccato ai cellulari, al fruscio delle carte di caramella, ai colpi di tosse, alla sua atavica ignoranza, alla passerella impellicciata, allo sbracciare dal palco per farsi notare, al chiacchiericcio a sipario già aperto, ma non cinico sino al punto di rinunciare ad una serata in teatro poiché lo spettacolo non sarebbe valso il prezzo del biglietto essendo scomparso il “grande nome”.

Salerno provinciale da sempre, in tutti i campi, dalla politica alla musica, da oltre un secolo, a partire dagli stessi attori e registi delle numerose compagnie amatoriali, delle accademiette, dei teatrini, delle stabili cittadine, che pure hanno azzardato avvicinare qualche testo di Eduardo, in eterna ricerca della vetrina sulla stampa locale ( e guai ad un piccolo accenno di critica!), e che non vanno ad imparare e godere della recitazione dei maestri, gli allievi dei licei, gli studenti del nostro ateneo, che non partecipano alla vita culturale, di cui dovrebbero essere parte attiva dopo aver “preso” il titolicchio, unitamente  agli esimi giornalisti e critici teatrali di vaglia, che amano scambiarsi colpi di fendenti su quotidiani e siti web cittadini.

Se la platea salernitana è questa, allora desideriamo abbracciare la compagnia dicendo agli attori che meglio poco pubblico ma qualificato, rispettoso e innamorato del teatro, e che qualcuno è rimasto a casa poiché non avrebbe sopportato l’emozione di non sentire l’applauso e la prima battuta di Ferdinando Quagliuolo non pronunciata da Luca De Filippo. Ma l’applauso c’è stato e caloroso: Gianfelice Imparato ha vestito i panni di Don Ferdinando e lui è un signor attore. Qualche citazione di troppo, forse, del maestro di tutti, Eduardo, ma quel rapporto di intimità e distanziazione che distingue i personaggi più famosi della stirpe dei folli raziocinanti del teatro di De Filippo è stato ben sottolineato. Perfetta l’intera compagnia con Aglietello (Nicola Pinto) che diventa il doppio popolare di Ferdinando, prefigurando il portiere Raffaele di “Questi Fanatsmi, il figurino Mario Bertolini (Massimo De Matteo) che richiama lo scarpettiano Don Felice Sciosciammocca, i Frungillo, con la coppia di attori che ha accentuato il proprio profilo di maschere funeree, insinuando il sospetto di un delitto, il mastino napoletano di famiglia, Masaniello, che si aggraverà nei piccoli omicidi delle Voci di dentro.

Mirabile il ritmo frenetico delle sequenze e dei fenomeni scenici, le entrate-uscite dei personaggi, nell’intelligenza teatrale affinata con cui sono introdotti gli elementi apparentemente incongrui, le mille gags popolaresche, giocate sullo slittamento semantico delle parole o sulla ripetizione dei gesti; in quella tecnica eduardiana del discorso diretto che introduce dialoghi nel dialogo o nel monologo, il tutto nel salotto di una casa en plein-air, sotto un cielo, specchio dei “pensieri” di Don Ferdinando. Applausi convinti per l’intera compagnia e l’ultima standing ovation per Luca che, ci ha regalato, ancora una volta, una regia di estrema raffinatezza, con quel gusto per l’intreccio dei personaggi e dei luoghi.

Total
0
Shares
Share 0
Tweet 0
Pin it 0
Olga Chieffi

Potrebbe interessarti anche
Leggi tutto
  • Teatro

Il sogno sulle punte di Don Quixote

  • Olga Chieffi
  • Maggio 20, 2025
Leggi tutto
  • Teatro

L’Orchestra San Carlo: linee guida per la nomina del nuovo Sovrintendente

  • Olga Chieffi
  • Gennaio 27, 2025
Leggi tutto
  • Teatro

Titizè, la festa dei sensi

  • Gemma Criscuoli
  • Dicembre 1, 2024
Leggi tutto
  • Opera
  • Concerti
  • Teatro

Il ritorno del critico musicale “ben temperato”

  • Olga Chieffi
  • Ottobre 24, 2024
Leggi tutto
  • Sinestesie
  • Concerti
  • Teatro

Oltre il binario: Un petit train de plaisir

  • Olga Chieffi
  • Luglio 19, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Roberto Bolle: ritorno al Ravello festival

  • Olga Chieffi
  • Luglio 1, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Arturo Cirillo: e col mio naso io tocco

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 15, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Muhammad Alì e San Bernardino da Siena

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 7, 2024

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Recenti
  • 1
    Vincenzo Costanzo è Maurizio di Sassonia a Tolosa
    • Giugno 20, 2025
  • 2
    Amii Stewart e il violino contaminato di Alessandro Quarta
    • Giugno 14, 2025
  • 3
    Ermonela Jaho: The nearness of you
    • Giugno 12, 2025
  • 4
    The indispensable Ermonela Jaho
    • Giugno 8, 2025
  • 5
    Mahler e Brahms: paesaggi interiori
    • Giugno 3, 2025
LEGGI ANCHE
  • Un Rigoletto tra Salò e Salon Kitty
    • Giugno 3, 2025
  • Il sogno sulle punte di Don Quixote
    • Maggio 20, 2025
  • Un ponte di note tra Romanticismo e Verismo
    • Maggio 16, 2025
CATEGORIE
  • Arte (47)
  • Concerti (232)
  • Opera (66)
  • Sinestesie (59)
  • Teatro (50)
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • T&C
  • Privacy Policy
Recensioni, musica, teatro, arte, danza, fotografia e spettacolo a cura di Olga Chieffi

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok