Soprano, oggi sovrintendente di ben tre incantevoli spazi, tra cui un’arena sul mare per gli eventi estivi, ospiterà quattordici allievi del Conservatorio “G.Martucci”in movimento verso la Bulgaria per il progetto Erasmus. L’abbiamo incontrata nel corso delle audizioni
di OLGA CHIEFFI
Dalle intense interpretazioni delle eroine del melodramma da soprano di coloratura, vissute con realismo o lunari nei loro archetipi e simboli, al ruolo di sovrintendente dell’opera di Varna, con ai suoi ordini tre splendidi spazi, piglio dolce e volitivo, quello di Daniela Dimova, che abbiamo incontrato nel corso della tre giorni dedicate alle audizioni che vedranno 14 studenti del Conservatorio di Musica “G.Martucci”, impegnati nella lunga stagione estiva della perla bulgara del Mar Nero, nell’ambito del progetto Erasmus.
Daniela Dimova sovrintendente dell’Opera di Varna, come è assurta a questo prestigioso ruolo e di quali spazi è attualmente responsabile?
“Ho calcato le scene da soprano di coloratura, poi in Accademia mi sono specializzata in management dello spettacolo e da 14 anni sono la sovrintendente dell’Opera di Varna. Ho lasciato la scena operistica e mi sono dedicata al repertorio cameristico, proprio perché le prove d’assieme e di regia, sottraevano troppo tempo al mio attuale lavoro. Ho la responsabilità di tre spazi importanti, due invernali e uno estivo. Il primo è il Teatro dell’Opera di Varna risalente al 1912, quando furono gettate le sue basi per il teatro. La sua inaugurazione fu temporaneamente ritardata a causa delle imminenti guerre balcaniche e aperto nel 1932, per poi con il titolo di Varna Public Opera House riprendere le attività solo nell’agosto del 1947, con Stefan Nikolaev primo direttore e Peter Raichev, un illustre cantante bulgaro, primo direttore artistico. E’ un vero gioiello il teatro principale, in stile Art Nouveau, in cui teniamo la stagione di opera e balletto, con un’orchestra di ben 90 elementi, 46 di coro, e la compagnia fissa con tutte le “corde”, più un corpo di ballo di 70 elementi, agli ordini del maitre de ballet Sergei Bobrov. Qui è ospite anche la stagione di prosa, naturalmente. Sempre per la stagione al chiuso abbiamo un altro spazio più piccolo in ristrutturazione con un golfo mistico che può accogliere una formazione di non oltre trenta elementi, in cui si può pensare a certo repertorio antico. Per finire un’arena estiva sul mare con 2400 posti ove si svolgeranno ben tre mesi di programmazione. In questi spazi vengono realizzati il Varna Summer International Theatre Festival, fondato nel 1993 e la stagione Opera Summer Theatre, in essere dal 2010, a cui si aggiungono il Easter and Christmas Music Festival e le Easter e Christmas Theatre Weeks.
Come nasce questo asse con il Conservatorio “G.Martucci”?
“Il trait d’union tra Salerno e Varna è stata la punta della bacchetta del nostro Principal Guest Conductor e del vostro docente di formazione orchestrale, il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, il quale mi ha invitato a consolidare la pratica d’orchestra dei suoi migliori allievi, ai quali abbiamo aggiunto anche quattro cantanti, ospitandoli nella nostra orchestra in estate. Un accordo firmato al principio del 2023, grazie al direttore Fulvio Maffia, poiché come può ben vedere dal cartellone, d’estate gli spettacoli sono sempre diversi si susseguono di giorno in giorno, e occorrono sempre maggiori ed eccellenti leve per poter far tutto e bene. Avremo anche una masterclass della docente Irene Tortora, in agosto, sempre nell’ambito degli scambi Erasmus, con concerto finale”.
Quali i nomi degli allievi scelti nel corso di queste tre giornate di audizioni in commissione col direttore Fulvio Maffia e il Maestro Irene Tortora?
“Livello alto, come d’altra parte immaginavo. Non è stato semplice scegliere. Riguardo i cantanti avremo con noi tre soprano, Francesca Siani, Maria Rosaria Vitale e Doroty Manzo e il tenore Gaetano Amore. L’orchestra, invece, conterà tra le sue fila su Domenico Giannattasio e Giuseppe Vitolo che siederanno tra i primi violini, Franziska Rosemann ed Eugenio Panzarella tra i secondi, ai quali si aggiungeranno Fabiola De Angioletti al violoncello, Luca Rodio al contrabbasso, Gaetano Apicella e Marco Pepe, sua riserva, clarinetti, Giuseppe D’Alessandro tra i corni, Davide Papa nella sezione trombe, e Carmine Landi tra le percussioni”.
Ci può anticipare qualcosa del cartellone da lei proposto?
“Dopo l’aprile che prevede un carnet di appuntamenti già congruo che spazia dal Don Pasquale alla Dama di Picche, da titoli di danza quali Giselle, il Lago dei Cigni e concerti sinfonici e gala di canto e balletto, la stagione estiva prenderà il via il 16 giugno con un concerto monotematico dedicato a Giuseppe Verdi, per poi celebrare il centenario della Divina Maria, con un’opera musical in prima mondiale “Callas & Onassis”di Christos Papageorgiou, ancora un altro omaggio, per l’anno celebrativo, stavolta del regista Franco Zeffirelli con l’Aida in cartellone il 14 e il 15 luglio, diretta dal Maestro Sipari, con la sua storica regia e una protagonista speciale quale è la Krassimira Stoyanova, quindi, ancora Don Pasquale, Falstaff, i Carmina Burana, Tosca, Turandot e un gala con la Sonya Yoncheva, che chiuderà l’agosto lirico di Varna, ma abbiamo anche il musical, di cui uno dedicato ad Edith Piaf, la Bella e la Bestia, un tributo ad Ennio Morricone e il balletto, con Romeo e Giulietta e un gala”.
Quanta fiducia nella bacchetta del pur giovane Jacopo Sipari di Pescasseroli?
“Tanta, poiché si è fatto immediatamente amare dall’orchestra. Lui è un mix di energia, intelletto e sensibilità, capace di entrare “fisicamente”, in ogni partitura, con grande potenza d’espressione. Personalmente, sento di averlo scelto quale Principal Guest Conductor, per la sua umiltà e un pensiero, che credo attraversi le sue esecuzioni, in difesa della bellezza del segno dell’autore, essendo il Maestro Jacopo Sipari, sottomesso unicamente all’arte e alla musica, su cui non scenderà mai a compromessi”.