GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI

Archivio

  • Ottobre 2025
  • Settembre 2025
  • Agosto 2025
  • Luglio 2025
  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Febbraio 2025
  • Gennaio 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Luglio 2022
  • Maggio 2022
  • Gennaio 2022
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2020
  • Novembre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Gennaio 2018
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Dicembre 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2014
  • Luglio 2014
  • Aprile 2014
  • Ottobre 2013
  • Gennaio 2013
  • Novembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Luglio 2011
  • Luglio 2009
  • Dicembre 2003

Categorie

  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
786 Likes
679 Followers
CONTATTI
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
  • Opera

Da Scaramuzza a Scaramouche, il capitano con la chitarra

  • Maggio 3, 2023
  • Olga Chieffi
Total
0
Shares
0
0
0
Per la rassegna Dialoghi, nella Galleria di Armando Cerzosimo nel centro storico di Salerno, domani alle ore 18,30, verrà presentato il volume “La vita di Scaramuccia di Angelo Costantini”, curato da Nicola Fano per le edizioni Elliot. Col curatore saranno in dialogo Olga Chieffi ed Erminia Pellecchia, con le letture di Davide Curzio

di OLGA CHIEFFI

“Scaramouch, Scaramouch, will you do the Fandango!” canta Freddy Mercury in Bohemian Rhapsody: la sua maschera ha attraversato i secoli, anzi i millenni, se pensiamo che di Scaramuccia, della cui vita si parlerà domani alle ore 18,30 nella Galleria Sala Posa di Armando Cerzosimo, (Salerno, via Giovanni da Procida, 9) è ispirata dal Miles Gloriosus di Plauto. Nicola Fano, storico del teatro e direttore del webzine Succede Oggi, presenterà la nuova versione da lui curata per le edizioni Elliot, in dialogo con le giornaliste Olga Chieffi ed Erminia Pellecchia e le letture di Davide Curzio, de’ “La vita di Scaramuccia di Angelo Costantini”, pubblicata nel 1695 e tradotta in italiano per la prima volta nel 1781. “Con la presentazione di questo volume – dichiara Armando Cerzosimo –  prende il via un nuovo progetto ideato dallo studio. Un’ idea che nasce dalla nostra volontà di rafforzare una propria identità nel mondo della fotografia e della comunicazione visuale.
 
Avvertendo il grande appeal che Salerno riesce a motivare nel mondo della cultura nazionale ed essendo visitata da nomi prestigiosi che sicuramente lasciano segni importanti nella nostra comunità, attraverso conferenze, mostre e incontri, lo studio Cerzosimo si pone come interlocutore tra l’autore e la città. Una rappresentazione fotografica che si instaura con un “Dialogo” tra i tre attori principali: la città, il fotografo e l’autore. Una serie di scatti fatti con l’intento di far dialogare l’autore con il tessuto urbano di Salerno, sapientemente mediati affinché il risultato del progetto fotografico sia una preziosa documentazione del transito dell’autore nella nostra città. Una cartella fotografica di doppio valore: per le istituzioni, gli enti e per l’autore che diventa un testimonial del nostro territorio. Il percorso viene pensato ed organizzato in maniera assolutamente scevro da vedute consuete, lo Studio si prefigge di “esplorare ” con l’ autore angoli, viste e strade che tendono ad allargare con sapienti scatti, la “vision” di Salerno”. “La vita di Scaramuccia” è la biografia di un personaggio irrequieto, imprevedibile.
 
Immaginate un grande comico che scrive la biografia di un comico ancora più celebre di lui: sotto l’apparente encomio, si nasconde l’invidia; dietro il catalogo delle eccezionalità narrate, si rivela il tentativo di screditare il concorrente. Immaginate, poi, che questo accada alla fine del Seicento, in Francia, alla corte di Re Sole. E che i due divi in questione siano uno – Angelo Costantini, l’autore – un talento irrequieto costretto a girare le corti europee per colpa del suo carattere scostante e l’altro – Scaramuccia Tiberio Fiorilli, il protagonista della biografia – il più grande attore italiano del suo tempo (e non solo). Tutto questo è “La vita di Scaramuccia”, biografia “non autorizzata” scritta per celebrare l’inventore della maschera di Scaramouche (in italiano Scaramuccia, appunto), attore prediletto di Luigi XIV e scopritore del talento di Molière. Qui, la vita del comico diventa un romanzo picaresco dedicato alle avventure di un giramondo il quale, dopo aver vagato per l’Europa grazie a mille astuzie e mille espedienti, arriva a sedere alla tavola esclusiva del Re. Grazie alle sue smorfie, alla sua sagacia, alla sua naturale ironia che ne fanno un modello assoluto di comicità. Emblema del fanfarone che si impiccia di tutto e a parole è capace di far volare gli asini, Scaramuccia è uno dei personaggi più famosi del teatro italiano, seppure più apprezzata in Francia che in Italia.
 
Di certo, sappiamo che Scaramuccia è una maschera di origine napoletana, e che rappresentava una caricatura del tipico personaggio che si mette sempre in mezzo, quello che oggi chiameremmo “l’avvocato delle cause perse”: spaccone, bugiardo fino all’inverosimile, pieno di sé, sempre pronto a immischiarsi in ciò che non lo riguarda, ma irrimediabilmente destinato a perdere. Scaramuccia è un personaggio della Commedia dell’arte italiana, inventato poco per volta da Tiberio Fiorilli, nell’arco della sua prima giovinezza, che possiamo definire uno schermitore buffone. Dapprima fu un personaggio litigioso che se ne andava in giro con la chitarra, cantando e combinando disastri, uniti a litigi, rappacificazioni, burle e altre amenità, ma con il tempo e le varie prove, divenne una sorta di gentiluomo-farabutto, sempre in giro a menare l’arma in chiave ovviamente comica “Scaramella va alla guerra con la spada e la rotella” è il suo motto d’entrata e d’uscita. La fortuna di questo personaggio fu tale che fagocitò l’attore, così che il Fiorilli fu identificato con Scaramuccia, o se vogliamo con la sua più celebre dizione pronunciata alla francese: Scaramouche. L’opera teatrale Scaramouche, o Scaramuccia poi venne trascritta da Evaristo Gherardi, altro figlio d’arte, e celebre Arlecchino della compagnia del Fiorilli, che aveva studiato filosofia a Parigi ed era quindi ben al di sopra dei suoi colleghi artisti che invece provenivano da una lunga e complessa gavetta teatrale, che non contemplava una vera istruzione. Fu grazie al Gherardi e con l’aiuto dei francesi che l’opera fu trascritta in un’opera preziosa per la storia del teatro, cioè: “Il teatro italiano”, o meglio: “Le Théâtre Italien ou Le recueil général de toutes les scenes françoises qui ont eté joüées sur le Théâtre-Italien de l’Hostel de Bourgogne”.
 
Questa raccolta segnò una svolta per gli attori italiani a Parigi, in quanto erano i principali animatori della cultura del palcoscenico cittadina e il problema, soprattutto per i francesi, era che gli italiani non scrivevano i copioni delle loro commedie. La ragione principale era impedire che qualsiasi persona al di fuori dell’entourage italiano, e principalmente francese, potesse rappresentare le loro opere senza di loro. E’ il caso di dirlo che era un modo per non farsi rubare la scena da altri, e proteggere un’intera casta professionale del tutto italiana, specie in un’era in cui non esisteva il concetto di diritto d’autore. In Italia Scaramuccia fu ampiamente replicata nel ‘600, e solo fino alla morte del Fiorilli in quanto nessun attore ebbe mai il coraggio di riproporre il personaggio dopo la morte di chi lo aveva inventato e incarnato per tanto tempo. La riscoperta, sempre sporadica di questo testo, avvenne solo molti anni, se non secoli dopo, cioè quando la Commedia dell’arte italiana venne riscoperta come vera e propria miniera di opere teatrali, balletti e lirica, quindi di film e in Italia divenne anche il primo sceneggiato musicale con protagonista Domenico Modugno.
 
FOTOGRAFIE DI ARMANDO CERZOSIMO
 
Total
0
Shares
Share 0
Tweet 0
Pin it 0
Olga Chieffi

Potrebbe interessarti anche
Leggi tutto
  • Opera

Una Carmen figlia di questi tempi

  • Olga Chieffi
  • Ottobre 29, 2025
Leggi tutto
  • Opera

Ballo in Maschera, vicenda di varia umanità

  • Olga Chieffi
  • Ottobre 15, 2025
Leggi tutto
  • Opera

Buon Compleanno, Vincenzo Costanzo!

  • Olga Chieffi
  • Ottobre 5, 2025
Leggi tutto
  • Opera

Turandot e il sacrificio “cristologico” di Liù

  • Olga Chieffi
  • Settembre 28, 2025
Leggi tutto
  • Opera

A Pekino, al tempo delle favole, con la Musica protagonista

  • Olga Chieffi
  • Settembre 19, 2025
Leggi tutto
  • Opera

Vincenzo Costanzo è Maurizio di Sassonia a Tolosa

  • Olga Chieffi
  • Giugno 20, 2025
Leggi tutto
  • Opera

Un Rigoletto tra Salò e Salon Kitty

  • Olga Chieffi
  • Giugno 3, 2025
Leggi tutto
  • Opera

Le “voci” di Norma

  • Olga Chieffi
  • Maggio 12, 2025
Articoli Recenti
  • 1
    Una Carmen figlia di questi tempi
    • Ottobre 29, 2025
  • 2
    Un ponte per due: Umano troppo umano
    • Ottobre 29, 2025
  • 3
    Anniversaires: la musica di Ravel e Bizet
    • Ottobre 17, 2025
  • 4
    Ri-tratti ‘via col vino’: cantina La-Vis allo Studio Cerzosimo
    • Ottobre 17, 2025
  • 5
    L’iperbolico trombone di Vincenzo Turriziani
    • Ottobre 15, 2025
LEGGI ANCHE
  • Ballo in Maschera, vicenda di varia umanità
    • Ottobre 15, 2025
  • Buon Compleanno, Vincenzo Costanzo!
    • Ottobre 5, 2025
  • La Venezi, Venezia e il Risorgimento
    • Settembre 30, 2025
CATEGORIE
  • Arte (47)
  • Concerti (242)
  • Opera (71)
  • Sinestesie (63)
  • Teatro (51)
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • T&C
  • Privacy Policy
Recensioni, musica, teatro, arte, danza, fotografia e spettacolo a cura di Olga Chieffi

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok