GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI

Archivio

  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Febbraio 2025
  • Gennaio 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Luglio 2022
  • Maggio 2022
  • Gennaio 2022
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2020
  • Novembre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Gennaio 2018
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Dicembre 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2014
  • Luglio 2014
  • Aprile 2014
  • Ottobre 2013
  • Gennaio 2013
  • Novembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Luglio 2011
  • Luglio 2009
  • Dicembre 2003

Categorie

  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
786 Likes
679 Followers
CONTATTI
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
  • Teatro

“Lettera Amirosa”: la grande sfida del monologo

  • Febbraio 14, 2023
  • Gemma Criscuoli
Total
0
Shares
0
0
0

Successo per il nuovo spettacolo di Vanni Avallone, che ha visto sul palcoscenico del Teatro del Giullare, alternarsi sotto i riflettori, lo stesso regista e autore, la figlia Antonia, Concita De Luca, Ciro Marigliano, Fiorenzo Pierro, Lucia Falciato,Marco Ciullo, Roberto De Angelis

di GEMMA CRISCUOLI

La parola dell’arte non è mai innocua : apre squarci inattesi, capovolge prospettive, amplia a dismisura suggestioni e inquietudini e trova nella musica la propria migliore alleata. Ne è ben consapevole Vanni Avallone, attento regista e interprete di “Lettera amirosa”, in programma presso il Piccolo Teatro del Giullare fino al prossimo finesettimana. Lo spettacolo propone alcuni monologhi intervallati dalla raffinata fisarmonica di Francesco Citera, strumento che diviene, a tutti gli effetti, un personaggio per il potere evocativo dei brani scelti. A unire questi ultimi, il rapporto con il tempo e con il proprio posto nel mondo. “Il poeta non chiede benevolenza, ma attenzione”, ricorda, nell’incipit de “La calzolaia ammirevole” di Lorca, Avallone, impegnato ne “I desideri” di Roberto Bracco e nella conclusione della messinscena con la deliziosa missiva di Di Giacomo ricordata nel titolo, cingendo così, in un ideale abbraccio, il suo appassionato cast. Concita De Luca si conferma interprete brillante nel dialogo di Celimene, tratto da Moliere, in cui si risponde per le rime a un’insopportabile moralista, così come in “Ti amo, ma”, dove l’oggetto d’amore deve avere il buon gusto di non disturbare, ma sa toccare efficacemente anche corde dolorose, come in “Quelle come me “ di Alda Merini.

Antonia Avallone dà prova di notevole versatilità nel drammatico monologo eduardiano di Chiarina, prigioniera di circostanze opprimenti, in “Mio caro amato” di Valentin, dove le mancate lettere dell’innamorato sono oggetto di comico struggimento, ne “La presidentessa” di Benni, tutta cinismo e apparenza e in “Un tempo sarebbe stato facile amarmi” di Marquez, intenso percorso verso l’autodeterminazione. L’approccio straniante alle cose è affidato a Fiorenzo Pierro, che, in “Ascendente pesci”, si interroga sulle assurdità dell’oroscopo e in “Storie dello zoo” di Albee narra quanto sia difficile stabilire un contatto, sia pur solo con un animale.

+Lucia Falciato dedica le proprie energie alle cupe atmosfere de “La signorina Giulia” di Strindberg e della Medea di Euripide, ma anche a “Mi guardo attorno”, il momento in cui ci si ritrova del tutto estranei a un contesto. Ciro Marigliano si destreggia tra l’incoraggiamento a respirare ogni attimo in “Nessun ma” e l’ironia del monologo del caffè di “Questi fantasmi”. In “Ti auguro tempo” di Michler, Marco Ciullo invita a recuperare la dimensione soggettiva dello scorrere delle ore. Con Roberto de Angelis, il monologo di Alice di Lella Costa fa della temporalità un arcobaleno di possibilità e allo stesso interprete spetta “Storia di due”, il difficile cammino di un individuo deciso a difendere la propria identità e significativamente aiutato da Avallone ad alzarsi, dopo essere stato bersaglio di haters : il teatro, infatti, sa sempre da quale parte schierarsi. Avvalendosi di una calibrata selezione di pezzi (Tango pour Claude, Que reste-t-il de nos amours, Oblivion, Por una cabeza, Dieci frammenti animati, No war milonga), Citera conferisce spessore alle atmosfere create dagli attori con una sonorità seducente, capace di reinventare le coordinate dello spettacolo, unendo dedizione ed estro per mezzo di un virtuosismo mai autoreferenziale. Degna di nota la scenografia di Paola Molinari, impreziosita dalle luci di Virna Prescenzo, in cui maschere in gabbia, sul seggio al centro del palco e su oggetti dalla morbida circolarità alludono al varco che la scena deve sondare per giungere a quel che può somigliare alla verità. Da una macchina da scrivere, si innalzano rami spogli, ma, come l’inverno è vita dormiente, così le parole attendono di fiorire in chi sappia ascoltarle.  

 

Total
0
Shares
Share 0
Tweet 0
Pin it 0
Gemma Criscuoli

Potrebbe interessarti anche
Leggi tutto
  • Teatro

Il sogno sulle punte di Don Quixote

  • Olga Chieffi
  • Maggio 20, 2025
Leggi tutto
  • Teatro

L’Orchestra San Carlo: linee guida per la nomina del nuovo Sovrintendente

  • Olga Chieffi
  • Gennaio 27, 2025
Leggi tutto
  • Teatro

Titizè, la festa dei sensi

  • Gemma Criscuoli
  • Dicembre 1, 2024
Leggi tutto
  • Opera
  • Concerti
  • Teatro

Il ritorno del critico musicale “ben temperato”

  • Olga Chieffi
  • Ottobre 24, 2024
Leggi tutto
  • Sinestesie
  • Concerti
  • Teatro

Oltre il binario: Un petit train de plaisir

  • Olga Chieffi
  • Luglio 19, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Roberto Bolle: ritorno al Ravello festival

  • Olga Chieffi
  • Luglio 1, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Arturo Cirillo: e col mio naso io tocco

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 15, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Muhammad Alì e San Bernardino da Siena

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 7, 2024
Articoli Recenti
  • 1
    Amii Stewart e il violino contaminato di Alessandro Quarta
    • Giugno 14, 2025
  • 2
    Ermonela Jaho: The nearness of you
    • Giugno 12, 2025
  • 3
    The indispensable Ermonela Jaho
    • Giugno 8, 2025
  • 4
    Mahler e Brahms: paesaggi interiori
    • Giugno 3, 2025
  • 5
    Un Rigoletto tra Salò e Salon Kitty
    • Giugno 3, 2025
LEGGI ANCHE
  • Il sogno sulle punte di Don Quixote
    • Maggio 20, 2025
  • Un ponte di note tra Romanticismo e Verismo
    • Maggio 16, 2025
  • Grubert, Pagliani, Picone: Violin reflections
    • Maggio 16, 2025
CATEGORIE
  • Arte (47)
  • Concerti (232)
  • Opera (65)
  • Sinestesie (59)
  • Teatro (50)
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • T&C
  • Privacy Policy
Recensioni, musica, teatro, arte, danza, fotografia e spettacolo a cura di Olga Chieffi

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok