GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI

Archivio

  • Giugno 2025
  • Maggio 2025
  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Febbraio 2025
  • Gennaio 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Luglio 2022
  • Maggio 2022
  • Gennaio 2022
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2020
  • Novembre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Gennaio 2018
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Dicembre 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2014
  • Luglio 2014
  • Aprile 2014
  • Ottobre 2013
  • Gennaio 2013
  • Novembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Luglio 2011
  • Luglio 2009
  • Dicembre 2003

Categorie

  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
786 Likes
679 Followers
CONTATTI
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
  • Teatro

L’ultimo volo di Rigoletto

  • Gennaio 25, 2023
  • Mariangela Stanzione
Total
0
Shares
0
0
0

Marco Baliani s’immagina buffone gobbo sciancato al trapezio. I virtuosi dell’ aria restano i musicisti Cesare Chiacchiaretta e Giampaolo Bandini. Successo di critica e pubblico in sala Pasolini

di MARIANGELA STANZIONE

In questa “Notte della maledizione”, presentata sul parquet della Sala Pasolini, si vede con l’udito: poche note e già le corde della chitarra issano tendoni, i cui sbuffi parrebbero riecheggiare nel mantice della fisarmonica. L’aria è già gonfia di quella grottesca malinconia tutta circense, quando Rigoletto—la sola biacca sorridente, le lacrime triangolari e il naso rosso a connotarlo entra, claudicante, a dialogare con una musica indifferente, imperterrito sottofondo di una vita di fatiche, passione e miseria. Questi riarrangiamenti da Verdi e dal Nino Rota di Otto e mezzo, unitamente alle composizioni del maestro Cesare Chiacchiaretta fisarmonicista, in duo con il chitarrista Giampaolo Bandini, aizzano in lui eroiche rivendicazioni di dignità di un professionista dell’intrattenimento, anestesista per sovrastimolazione, mentre si prepara al turno di iniezione di colore nell’ennesima grigia periferia. Non rinascimentale buffone, ma vecchio clown post Grande Depressione; non gobbo, ma sciancato da un incidente che determinò (di là dall’interruzione della professione di trapezista) la morte di un’amata moglie, tradita e traditrice: seduto in camerino di fianco a una cassapanca, attraverso un lungo processo di vestizione il protagonista di Baliani riflette su una vita segnata dal nome d’arte sceltosi, rispecchiando la propria nella vicenda del verdiano, tanto rivelandosi a noi quanto più si ammanta del gibboso costume di scena, correlativo oggettivo delle sue sofferenze.

Risentito col pubblico e col caso, deridenti le falle del suo corpo; divorato dagli stessi rimorsi che distrassero la sua presa dal trapezio, nell’ultima fatale esibizione con l’amata; furente col Duca, donnaiolo acrobata in compagnia, cui cosparge di grasso la barra metallica con intenti omicidi per evitare gli porti via Giada, ultimo appiglio affettivo rimastogli—scoprendo troppo tardi ella si esibirà con lui, e reiterando nella sua la sorte della madre. Fulcro del monologo è qui il rapporto intergenerazionale: un padre avvizzito, identificatosi con un inceppato meccanismo di caduta nel privato quanto in scena, e una figlia equilibrista sul filo delle prime volte. Sullo sfondo, un’esperienza dell’affettività e della sessualità cresciuta su un brullo terreno emotivo. 

Una riscrittura, questa, che a partire dalla romantica grandiosità operistica intende sapientemente abbassare il tenore al fin di agganciarsi a una sensibilità contemporanea ancora onorando l’affinità per gli ultimi di Hugo, portando la narrazione ad assumere un carattere più esistenzialista, non senza tuttavia occasionali strascichi dal retrogusto decadente, un filo troppo spleen et ideal: la penna di Baliani rimane forse eccessivamente raffinata anche quando dovrebbe sporcarsi nelle reminiscenze delle squallide scopate giovanili con la chiromante, che in quelle mani ancora unte di grasso gli legge forzatamente il futuro di genitore disgraziato; o retoricamente “bambina” nella lettera della diciassettenne, rassicurante espressione più delle lenti con cui i padri in letteratura guardano una figlia, che verosimile autoritratto di un’adolescente. Interessante dunque lo spostamento drammaturgico d’ambientazione; meno efficace l’esecuzione sul finale. 

Complessivamente comunque pregiato il gioco di scatole cinesi per cui, dal buffone al clown, dal clown al maestro della narrazione, ci è consegnato il vissuto di un’oscillazione, nell’inerziale calcare le scene, fra slancio verso il cielo e inesorabilità dell’impatto con la terra. 

Total
0
Shares
Share 0
Tweet 0
Pin it 0
Mariangela Stanzione

Potrebbe interessarti anche
Leggi tutto
  • Teatro

Il sogno sulle punte di Don Quixote

  • Olga Chieffi
  • Maggio 20, 2025
Leggi tutto
  • Teatro

L’Orchestra San Carlo: linee guida per la nomina del nuovo Sovrintendente

  • Olga Chieffi
  • Gennaio 27, 2025
Leggi tutto
  • Teatro

Titizè, la festa dei sensi

  • Gemma Criscuoli
  • Dicembre 1, 2024
Leggi tutto
  • Opera
  • Concerti
  • Teatro

Il ritorno del critico musicale “ben temperato”

  • Olga Chieffi
  • Ottobre 24, 2024
Leggi tutto
  • Sinestesie
  • Concerti
  • Teatro

Oltre il binario: Un petit train de plaisir

  • Olga Chieffi
  • Luglio 19, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Roberto Bolle: ritorno al Ravello festival

  • Olga Chieffi
  • Luglio 1, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Arturo Cirillo: e col mio naso io tocco

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 15, 2024
Leggi tutto
  • Teatro

Muhammad Alì e San Bernardino da Siena

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 7, 2024
Articoli Recenti
  • 1
    Vincenzo Costanzo è Maurizio di Sassonia a Tolosa
    • Giugno 20, 2025
  • 2
    Amii Stewart e il violino contaminato di Alessandro Quarta
    • Giugno 14, 2025
  • 3
    Ermonela Jaho: The nearness of you
    • Giugno 12, 2025
  • 4
    The indispensable Ermonela Jaho
    • Giugno 8, 2025
  • 5
    Mahler e Brahms: paesaggi interiori
    • Giugno 3, 2025
LEGGI ANCHE
  • Un Rigoletto tra Salò e Salon Kitty
    • Giugno 3, 2025
  • Il sogno sulle punte di Don Quixote
    • Maggio 20, 2025
  • Un ponte di note tra Romanticismo e Verismo
    • Maggio 16, 2025
CATEGORIE
  • Arte (47)
  • Concerti (232)
  • Opera (66)
  • Sinestesie (59)
  • Teatro (50)
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • T&C
  • Privacy Policy
Recensioni, musica, teatro, arte, danza, fotografia e spettacolo a cura di Olga Chieffi

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok