GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI

Archivio

  • Aprile 2025
  • Marzo 2025
  • Febbraio 2025
  • Gennaio 2025
  • Dicembre 2024
  • Novembre 2024
  • Ottobre 2024
  • Settembre 2024
  • Agosto 2024
  • Luglio 2024
  • Giugno 2024
  • Maggio 2024
  • Aprile 2024
  • Marzo 2024
  • Febbraio 2024
  • Gennaio 2024
  • Dicembre 2023
  • Novembre 2023
  • Ottobre 2023
  • Settembre 2023
  • Agosto 2023
  • Luglio 2023
  • Giugno 2023
  • Maggio 2023
  • Aprile 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Gennaio 2023
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Luglio 2022
  • Maggio 2022
  • Gennaio 2022
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2020
  • Novembre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Gennaio 2018
  • Marzo 2017
  • Febbraio 2017
  • Dicembre 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2014
  • Luglio 2014
  • Aprile 2014
  • Ottobre 2013
  • Gennaio 2013
  • Novembre 2011
  • Ottobre 2011
  • Luglio 2011
  • Luglio 2009
  • Dicembre 2003

Categorie

  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
786 Likes
679 Followers
CONTATTI
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • Arte
  • Concerti
  • Opera
  • Sinestesie
  • Teatro
  • CONTATTI
  • Arte

La fotografia come Messaggio

  • Febbraio 10, 2023
  • Olga Chieffi
Total
0
Shares
0
0
0

 Marco Russo, Armando Cerzosimo, Rita Martinova
La fotografia come messaggio
Venerdì 10 febbraio ore 19


Davanti ad un’immagine non si deve mai essere spettatori passivi, ma è necessario porsi la que-stione dell’intenzionalità. Ne discuteranno venerdì 10 febbraio, alle ore 19, Marco Russo, Armando Cerzosimo e Rita Martinova, nella galleria Camera Chiara, sita nel centro storico di Salerno in Via Giovanni da Procida 9 

 Davanti ad un’immagine non si deve mai essere spettatori passivi, ma è necessario porsi la questione dell’intenzionalità: chiederci chi ci sta mostrando quell’immagine, e a quali fini, a chi serve quell’immagine? (uno scoop mediatico, un fine ideologico, politico, commerciale…). Allo stesso modo, l’interpretazione non potrà dipendere rigidamente da metodi o griglie troppo schematiche. Dovrebbe piuttosto essere un’attività dialettica, che sappia mettere in relazione tra loro tutti i fattori, le forze in gioco, le contraddizioni. La disamina del tema  venerdì 10 febbraio, alle ore 19, avverrà in un dibattito su “La fotografia come messaggio”, presso gli spazi della galleria Camera Chiara, sita nel centro storico di Salerno in Via Giovanni da Procida 9, che vedrà in dialogo Armando Cerzosimo, Marco Russo e Rita Martinova, per capire le implicazioni più sottili delle immagini, che ci riveleranno aspetti sempre rinnovantesi. E’ usuale dire che le fotografie siano un modo di tener ferme le cose, di placare il flusso di un mondo irrequieto. Le fotografie ci permettono di guardare delle immagini fisse, per piacere o conoscenza, o per entrambe. Ma, in esse, c’è quasi nulla che possa essere definito “fermo”, neanche la carta perché cede al tempo. Fin dalla loro comparsa, le tecnologie della fotografia sono state in perenne mutamento e costante sviluppo e i compiti che abbiamo affidato al medium hanno continuato a cambiare ed espandersi oltremisura. Inoltre, le fotografie sono estremamente mobili, si spostano nel tempo, nelle culture e nei contesti. Perdono e acquistano significati: in realtà non potrebbero essere così mobili se non fossero così fisse. La muta immobilità delle fotografie consente la loro promiscuità e proliferazione. Così, paradossalmente, le fotografie hanno contribuito a produrre il flusso che promettono di placare. Confondono tanto quanto affascinano, nascondono tanto quanto rivelano, distolgono la nostra attenzione tanto quanto l’attraggono, sono delle comunicatrici imprevedibili. Non possono esprimere significati in modo limpido dando conto dell’immagine che descrivono e neppure di loro stesse. Più precisamente, in che maniera le ambiguità dell’immagine fotografica, tra le quali figura il suo valore d’uso, possono venire “neutralizzate” e, quindi, sono conciliabili con dei valori artistici? Una fotografia è una presenza insistente, enigmatica, puramente “folle”, altrimenti non potrebbe essere un prodotto artistico. Se una fotografia affascina, se cattura la nostra attenzione, sarà per di più di una ragione, che potrebbero essere inaspettate, persino contraddittorie (le sensazioni contrastanti sono le più affascinanti, naturalmente). E’ noto che alla domanda su chi fosse il più grande dei fotografi, John Szarkowski rispose senza esitare: “Anonimus”. Immagini straordinarie, quindi, possono provenire da chiunque, in qualunque momento, in qualsiasi situazione. 

Sabato 11 febbraio, alle ore 18, si svolgerà un’asta di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto alla popolazione Ucraina tramite la Croce Rossa Italiana Sezione di Salerno, presieduta dal Dottore Antonio Carucci. Battitore di quest’asta il giornalista Gabriele Bojano, affiancato dal critico d’arte Cristina Tafuri e dalla Dottoressa Rita Martinova. Due i lotti di opere del massimo artista ucraino contemporaneo, Ol’Svol’d, il cui motto è “Chi vive, chi non vive per se stesso, chi vive la vita per gli altri”. Ol’svol’d, un maestro dell’informale, nel 2009 ha scelto una guida spirituale e ha iniziato a creare gli Tsvetnosties L’obiettivo e il significato della sua vita è salvare l’umanità attraverso la costruzione di gallerie in tutto il mondo e la collocazione di immagini spirituali energetiche. Solo dal 2019  gli Tsvetnosties sono stati presentati in più di 60 eventi mondiali su larga scala, ricevendo riconoscimenti internazionali tra cui il “Best Artist of the year 2020”. Gli Tsvetnosties sono parte integrante parte del progetto “Ol’svol’d Tsvenosti”, il cui obiettivo è collocarli nelle gallerie di tutto il mondo, in modo che attraverso la purificazione e la trasformazione di ogni singola persona che interagirà con loro, potrà avvenire la trasformazione dell’umanità, attraverso la loro contemplazione e il trovarsi e ri-trovarsi nel loro campo energetico. 

“Questa iniziativa – ha affermato Rita Martinova – nasce come ringraziamento alla comunità salernitana per aver accolto le donne ucraine rifugiate insieme ai loro figli dalla ingiusta e ingiustificata guerra che così profondamente ha colpito l’Ucraina. Un anno fa iniziava questa  terribile guerra che ha sconvolto tutto il mondo. Ho sentito forte il desiderio, io che vivo qui a Salerno da oltre venti anni, di aiutare in qualche modo il mio popolo. E’ nata, così, l’idea di organizzare una mostra fotografica dedicata alle donne rifugiate e contemporaneamente anche una mostra di pittura sacrale di un grande artista ucraino contemporaneo Ol’svol’d, il quale, generosamente ha messo a disposizione diverse sue opere”.

Ufficio Stampa Studio Cerzosimo

cell.:3478814172

Total
0
Shares
Share 0
Tweet 0
Pin it 0
Olga Chieffi

Potrebbe interessarti anche
Leggi tutto
  • Arte

Metamorfosi, Identità Fluide : un Viaggio nell’Anima della Materia

  • Olga Chieffi
  • Novembre 17, 2024
Leggi tutto
  • Arte

Edoardo Colace: “Corpi Liberi”

  • Olga Chieffi
  • Maggio 22, 2024
Leggi tutto
  • Arte

Elio Fedele e la forza diagonale del presente

  • Olga Chieffi
  • Maggio 8, 2024
Leggi tutto
  • Arte

Elio Fedele: “Cercando un altro Egitto”

  • Olga Chieffi
  • Maggio 2, 2024
Leggi tutto
  • Arte

Nel segno del viaggio e dello sport

  • Olga Chieffi
  • Aprile 30, 2024
Leggi tutto
  • Arte

In viaggio verso la libertà: La notte di San Lorenzo

  • Olga Chieffi
  • Aprile 24, 2024
Leggi tutto
  • Arte

Oro, fotografia e musica per Silenzi Preziosi

  • Olga Chieffi
  • Marzo 21, 2024
Leggi tutto
  • Arte

Dialogo intorno alla fotografia in tour di Nathalie Figliolia

  • Olga Chieffi
  • Febbraio 28, 2024
Articoli Recenti
  • 1
    Dalla parte del cavallo: Die Walküre
    • Aprile 20, 2025
  • 2
    La padronanza retorica di Jacopo Sipari
    • Aprile 18, 2025
  • 3
    Tutto il dolore del mondo ai piedi della Croce
    • Aprile 12, 2025
  • 4
    Musica per il Giubileo della Speranza
    • Aprile 12, 2025
  • 5
    Quel “Signor fagotto” di Pietro Amato
    • Aprile 3, 2025
LEGGI ANCHE
  • I segreti delle ance del Martucci
    • Aprile 3, 2025
  •   Jacopo Sipari e la ricerca della spiritualità in Nabucco
    • Aprile 3, 2025
  • Tra gli “incanti” galanti dei legni
    • Marzo 25, 2025
CATEGORIE
  • Arte (47)
  • Concerti (225)
  • Opera (61)
  • Sinestesie (58)
  • Teatro (49)
GRAFFIANDO di Olga Chieffi GRAFFIANDO di Olga Chieffi
  • T&C
  • Privacy Policy
Recensioni, musica, teatro, arte, danza, fotografia e spettacolo a cura di Olga Chieffi

Inserisci la chiave di ricerca e premi invio.

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok